
PSA MODENA 35
PAVULLO BASKET 57
(8-9;13-6;11-24;2-18)
PAVULLO: Goglia, Pugliese 2, Venturelli M., Dallari, Rossetti 3, Gazzotti 12, Venturelli M., Fedullo 2, Superbi, Lauria 27, Baruffi 9.
Partita molto delicata per Pavullo, contro una delle formazioni di alta classifica e determinata a portare a casa il risultato. La partenza infatti è molto tirata, giocata su ritmi estremamente lenti, in cui nessuna squadra si scopre eccessivamente, limitando i contropiedi e mantenendo le difese molto basse e serrate.
Sarhani apre le danze per Modena, sfruttando la forte fisicità sotto canestro. Rispondono Lauria e Gazzotti per Pavullo. Le difesa casalinga molto chiusa costringe a conclusioni dal perimetro, con gli ospiti che fatica a mettere a fuoco il ferro trovando solo percentuali piuttosto basse di realizzo. Anche le penetrazioni a canestro risultano difficoltose, complice un difesa molto aggressiva e spesso “al limite” dei modenesi che tenta di frenare le incursioni ospiti all’interno del “pitturato”.
I primi due quarti sono infatti molto tirati ed i parziali dimostrano l’evidente contrattura in termini di punteggio. Sul finale Modena riesce a trovare qualche buon canestro su alcune disattenzioni difensive chiudendo il primo tempo sul 21 a 15.
Il Psa viene letteralmente travolta da un Pavullo ruggente e deciso, il gran lavoro di Pugliese in difesa neutralizza il centro avversario, portando a casa la solita doppia cifra di rimbalzi. Modena sembra intontita sotto la pressione di una squadra diversa, più motivata e soprattuto coesa. i reparti comunicano tra loro, le ali danno profondità alla manovra, con Baruffi che entra in partita a testa bassa, tripla e canestri in contropiede. L’ultimo quarto Pavullo non molla ed anzi rincara la dose contro un PSA ormai alle corde che non ha più la forza di reagire. Il solito Lauria accompagnato dalla belle prova di Gazzotti mettono la parola fine ad una partita difficile, parecchio nervosa e molto tattica, giocata davvero bene sia dalla panchina che dalla squadra in campo, una partita a scacchi dove la testa ed il cuore hanno fatto la differenza. Complimenti ad entrambe le formazioni per aver dato vita ad una gara emozionante e divertente come non se ne vedeva da tempo.
Dopo 20 minuti di gioco la partita era già senza storia. 40 punti di vantaggio che la dicono lunga sull’equilibrio in campo. E qui sta la nota negativa. La squadra avversaria, che ci si aspettava di buon livello, in effetti non era all’altezza della situazione. Ragazzini acerbi, molto grintosi, ma niente di più, se poi si aggiunge un’altezza media di molto inferiore a quella dei nostri, ci si rende conto che valutazioni reali non se ne possono fare. Con questo non si vuole togliere il merito agli atleti pavullesi che hanno fatto in pieno il loro dovere, anzi, forse anche loro sarebbero stati più stimolati e motivati con avversari di diverso spessore.
Infatti, dopo i primi 2 tempi, forse per una inconscia mancanza di stimoli, c’è stata una lunga pausa “caffè”, tanto è vero che dopo 4 minuti del terzo tempo il parziale era solo di 1 a 1, con gli avversari che hanno tentato di recuperare la situazione più con il cuore che con le “armi” a loro disposizione. Ma niente hanno potuto contro una squadra ben messa in campo, e con doti ottime personali. La partita si trascinava noiosamente fino al fischio finale con il Pavullo che gestiva la gara senza problemi, e gli avversari che facevano il loro dovere contro un avversario di livello diverso.
La netta superiorità della squadra pavullese, anche per la situazione sopra descritta, impedisce di dare un giudizio di valore assoluto ai nostri ragazzi, e nello stesso tempo rischia di fuorviare gli stessi, facendoli esaltare oltre le loro capacità, col rischio di prendere sotto gamba i successivi impegni, che non saranno sempre così semplici. Sta ai responsabili lavorare affinché ciò non succeda. La situazione di maturità dell’intero gruppo si evince anche dall’atteggiamento della panchina, dove i ragazzi sono tranquilli ed attendono senza ansie il loro turno, consapevoli che si vince tutti insieme, si è in campo o seduti.
I due allenatori che stanno, meritatamente, raccogliendo i frutti del loro lavoro, non hanno bisogno di sbracciarsi ed urlare, come sovente fanno i tecnici delle squadre avversarie, loro le consegne le danno nel corso degli allenamenti, in campo si deve andare solo a raccogliere i frutti di quanto si è seminato nel corso del duro lavoro settimanale. il sorriso serafico/sardonico della coppia Gnesi-Montanini dà la misura della loro positiva personalità. A fine gara, vedere tutto il gruppo condividere la gioia della vittoria dà il senso della qualità dell’attività che si svolge nella palestra di S Antonio.
Un gruppo di persone che lavorano per crescere tutti insieme per condividere un percorso che deve rendere migliore la vita, nel corpo e nella mente.
MVP: LA SQUADRA – impossibile trovare un migliore in campo, an
ch
e se la scelta di Lauria con 27 punti parrebbe scontata. Invece anche segnare tanti canestri a volte non è abbastanza a confronto del sudore e del sacrificio di una squadra che assieme lotta e combatte su ogni possesso dando al contempo prova di saper usare sia il cuore che la testa.