La partita “Amichevole”

La sprezzante formazione delle "Vecchie Glorie"

Pavullo Bk Nuove Leve 52
Pavullo Bk Vecchie Glorie 34

Clima estremamente teso per la prima amichevole ufficiale che incarna l'eterno aspetto del divenire, uno scontro generazionale epico e senza precedenti , nel tentativo di ribaltare il solito clichè del nuovo che scalza il "vecchio". Ci sono tutte le premesse per una sfida di altissimo livello, con entrambe le fazioni determinate a portare a casa il risultato.

vi stoppiamo senza nemmeno alzare le braccia

Ion Sandu - Vecchie Glorie

Un aria pesta si avvertiva già alla vigilia, con parole pesanti e sfottò da ambo le parti, "vi stoppiamo senza alzare le braccia" tuonava uno sprezzante Sandu, "Vediamo vediamo" rispondeva senza timore Serri.
All'arrivo in palestra il fervore è alle stelle e si intuisce subito dando un occhiata alle tribune gremite, con spettatori paganti che superano abbondantemente la dozzina.

Dai primi minuti della gara si capisce immediatamente che però qualcosa non funziona e la formazione dei giovani prende subito il controllo, scatti e velocità al limite del razionale, e contropiedi feroci mandano subito in riserva le nostre glorie con la lancetta della benzina che chiede pietà e costringe coach Albieri al time-out.
Sono minuti drammatici, difficili da commentare e descrivere, sudore grondante sul linoleum dell'impianto, mani sui fianchi, qualche accenno di crampi che richiedono l'intervento dello staff medico Cavicchioli-Lipparini con la gara iniziata da ben 47 secondi. Al rientro dalla sospensione la squadra sembra aver ritrovato fiducia e spezzato il fiato, o quello che rimane. Le glorie reggono e Marco "D'Artagnan" Adani infila i primi punti, segue a ruota un rocambolesco Matteo "T-1000" Cavicchioli che cerca di spingere la formazione che chiude il quarto in deficit di pochi punti.
Nel secondo periodo si allarga il divario tra le formazioni. La compagine giovanile con Raineri recupera palloni mentre Baruffi e Lauria gestiscono il ritmo del gioco e lanciano in velocità un imprendibile Venezia e un chirurgico Alessandro "Granpasso" Gazzotti.
Lipparini non ci sta e difende forte su Abdelati, con una stoppata alla Dikembe che dice "Not in my house". Sale anche in cattedra per le glorie il funambolico Mattia "cirque du soleil" Ferrari che con sei giri della palla attorno alla vita, quattro in mezzo alle gambe, 1 tra le orecchie e facendo solo 36 passi riesce a ridurre il gap tra le formazioni.

Siete tutti sul lato forte!!!

Coach Albieri

Nel secondo tempo coach Albieri prova tutte le rotazioni possibili, pensando per un attimo a far scaldare anche il fotografo in tribuna. Poi desiste e decide di calare nuovamente l'asso, facendo rientrare Fillo "Mano de Dios" Muraro. Un ritrovato giro palla delle glorie prova a mettere in difficoltà le nuove leve, ma non basta, è sempre Baruffi che suona la carica con un incontenibile Riccardo "Skill that Killz" Serri che si mette l'abito di "The Professor" e con un trick spietato zittisce la retroguardia avversaria.
Intravedendo il baratro, Coach Albieri decide di giocarsi il tutto per tutto e liberare in campo i "demolition brothers". Un'atmosfera tetra cala sul Pala da Vinci, entrano contemporaneamente in campo Gabriele "ciuffo ribelle" Gualmini e Ion "nofattoaposta" Sandu, che in stile WWE si lanciano su ogni pallone/naso/occhio/mano/inguine avversario. Nemmeno quello riesce a placare il "giovanil bollore" dei ragazzi che continuano impietosi a gonfiare la retina.
Sfuma anche la quarta frazione di gara con un punteggio che si fa sempre più netto, con le energie che ormai vanno svanendo e gente che si trascina da una parte all'altra del terreno di gioco. Gli ultimi minuti poi aggiungono drammaticità ad un quadro già mesto, appaiono le prime bombole di ossigeno in panchina, sguardi persi nel vuoto, gente che vaga per il campo alla ricerca di conforto. Arriva il fischio della sirena, quello dell'ambulanza inevitabilmente chiamata dagli astanti, a concludere la gara e sancire la vittoria per la formazione delle "Nuove Leve".
Una battaglia epica, uno scontro generazionale, una sfida eroica che riporta un tabellino di 7 feriti e 2 dispersi, sono persino giunti racconti che la mattina all'alba e a notte fonda si aggiri tutt'ora in palestra un losco figuro con la maglia dei Lakers n° 14... Ma tutto ciò conta poco, quello che conta è chi ha avuto il privilegio di vedere e narrare tali gesta e alla fine non resta altro che attendere trepidanti la rivincita.

I numeri della gara

0
Giocatori
0
Feriti
0 +
Contusi
0
Dispersi

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